
Posta un commento. Dal I millennio a. Di cavalli disponevano con certezza i principi celti o proto-celti sepolti nelle grandi tombe a tumulo di Aosta e di Emarèse AO o in quello di Perosa Canavese TO. Nel corso del I millennio a. Il cavallo caratteristico degli antichi romani, almeno all'inizio e per lungo tempo, fu quello della maremma laziale, tanto è vero che nel è stato inserito dal MiPAF nel registro delle razze autoctone, come razza originaria della Maremma Laziale. Esso presenta un mantello baio in tutte le gradazioni, o morello, o sauro o grigio, ha la testa lunga con collo muscoloso e arcuato; criniera lunga e folta; coda bassa, folta e lunga, petto ampio, zampe muscolose e robuste; temperamento: docile e coraggioso. Nel mondo antico, e a roma in particolare, i cavalli rappresentavano una risorsa bellica fondamentale e spesso cruciale per la superiorità sui campi di battaglia. Se ne studiavano le razze, l'addestramento la bardatura e le decorazioni.
In alto, nella pagina, ecco infatti il disegno di un cavallo rampante; più sotto, una ragazza elegante è in piedi accanto a un pilastro. Bensм non solo questo. Non si cambiale di uno schema iconografico, ma di una comparazione: la donna e il cavallo. Questo parallelo rientra nella vasta e antica casistica dei raffronti con uomini e animali Franco , bensм possiede una durata e una vitalità tanto forti da richiedere una chiarimento. Il paragone donna-cavallo inizia infatti in Grecia. È infatti nella sfera letteraria che troviamo i casi più significativi, a cominciare dalla seconda metà del VII secolo a.
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